siamo tutti antifascisti

SIAMO TUTTI ANTIFASCISTI

solidarietà a giacomo e luciano

In questi giorni due militanti dei collettivi autorganizzati e del movimento antagonista di roma, sono stati raggiunti da decreto penale di condanna per "essere promotori ed aver partecipato" ad una manifestazione spontanea antifascista il 26 febbraio dello scorso anno, fuori dalla sede della consulta degli studenti di roma.

Quel giorno tutti gli studenti e le studentesse antifasciste e tutte le associazioni e realtà democratiche di roma manifestarono, in modo peraltro pacifico, per denunciare la riunione di un organo come noto dichiarato da tutti illegittimo perchè eletto con brogli e con la partecipazione di gruppi dichiaratamente neofascisti.

Per quanto ci dicono, la Costituzione dovrebbe tutelare il diritto a manifestare e sancire che la Repubblica Italiana ha l’antifascismo come valore fondativo condiviso.

Quello che abbiamo visto, invece, sono quel giorno i reparti antisommossa a difesa di gruppi di neofascisti che fanno il saluto romano e la digos di roma che provoca piu’ volta i manifestanti , e poi persino l’arrivo di due condanne penali a danno di due attivisti (forse neppure presenti, e identificati non si capisce come e con quale criterio) che avrebbero portato, insieme a molti altri, la propria solidarietà agli studenti antifascisti.

Dopo mesi di mobilitazioni, chi governa questo paese sta tentando di riportare il controllo nelle scuole, nelle facoltà, nei quartieri. Lo sta facendo con la criminalizzazione mediatica delle lotte (pensiamo alle affermazioni di berlusconi sul g8), con l’appoggio – alle volte persino esplicito – a formazioni neofasciste, con il tentativo di limitare il diritto di manifestare (dal protocollo sui cortei alle denunce per le manifestazioni), intimidendo – in vari modi, fra cui quello giudiziario – e tentando di immobilizzare gli attivisti.

Questo all’interno di un piu’ vasto progetto di ristrutturazione sociale che al peggioramento delle condizioni di vita di tutti deve affiancare inevitabilmente l’aumento del controllo, adesso attuato perfino dall’esercito nelle strade, e la diffusione di culture disaggreganti di stampo fascista (politiche ben sintetizzate dal summit previsto a roma il 30 maggio sull’immigrazione)

Abbiamo, fin dal giorno in cui sono stati notificati i decreti, dimostrato che stanno facendo male i loro conti

. In questi giorni ci sono state assemblee straordinarie in tre istituti, un incontro cittadino, due azioni di comunicazione all’assessorato alle politiche giovanili di roma ed in un cinema di trastevere. Oggi si stanno tenendo iniziative in diciotto scuole, quattro quartieri, due atenei universitari.

Come abbiamo tutti assieme rifiutato i tentativi di infiltrazioni dei fascisti e contrastato le loro azioni squadriste, come abbiamo tutti assieme respinto il tentativo di farci etichettare come guerriglieri o come minoranza facinorosa, è solo continuando a mobilitarci assieme, bloccando la città e riprendendo quello che è nostro, che possiamo dimostrare che colpire uno vuol dire colpire tutti, e che non potranno certo fermarci così.

E’ quanto stiamo facendo oggi. E’ quanto faremo domani. E’ quello che continueremo a fare tutti i giorni.

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